EP3) Olivia in Silicon Valley — serendipity di opportunità

Olivia Riccomi
5 min readFeb 12, 2024

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05/02/24

“It is not in the pursuit of happiness that we find fulfillment,
it is in the happiness of pursuit” — Denis Waitley

Il nemico si chiama jet-lag

Ciao! Ben ritrovati in questo terzo appuntamento. Le giornate sembrano farsi sempre più intense e, a quanto pare, non sto gestendo molto bene il jet-lag (stamattina alle 6 ero già sveglia pronta per cominciare questa giornata). Ora sono le 16:20 e andrei a letto molto volentieri, ma bisogna cavalcare quest’ondata di opportunità, no?

Oggi si parte strong, preparatevi: è stato un bellissimo primo giorno pieno di stimoli e spunti interessanti inerenti non solo il mondo della Bay Area e delle startup, ma riflessioni sulla consapevolezza e conoscenza di sé stessi e come questi elementi influenzano poi la carriera professionale.

Where will you die?

Stamattina alla 44 Montgomery Street nello spazio di co-working Wework abbiamo incontrato i founders di Gomry, la startup che collega giovani talenti a realtà lavorative e fa da ponte fra la Silicon Valley e l’Italia; sono loro che organizzano la fellowship.
Tommaso, uno dei tre fondatori, ha tenuto il primo pitch della giornata raccontandoci la sua storia, la storia di Gomry, come nasce una startup e quali sono state le difficoltà incontrate.
Ha iniziato dicendo quanto sia importante scegliere il giusto luogo per investire su di sé, e quanto San Francisco, in questo, l’abbia non solo accolto ma supportato nel conoscere le persone giuste e prendere le migliori decisioni.

Secondo me, una parte veramente interessante del pitch, è cominciata con la seguente domanda: “where will you die?” ossia “dove morirai?”.
Ci sono dei pain-points precisi che è necessario individuare per riuscire ad evitare che la propria realtà, il proprio progetto, la propria idea fallisca.
Individuare l’obiettivo non è sufficiente per delineare il percorso migliore da intraprendere: riconoscere le potenziali criticità, le sfide e le problematiche è fondamentale per costruire il progetto in modo efficiente.

The mental journey of pursuing happiness

Nel pomeriggio invece è arrivato Charlie, CEO e Co-Founder di Orca, una rete di innovazione che vuole creare uno spazio centralizzato per opportunità di finanziamento, collaborazioni e strumenti/risorse per accelerare le startup. Ci ha raccontato in modo di come la storia della sua vita l’ha portato a costruire il network Orca.

Questo grafico, che lui fotografò durante una lezione a Stanford (dove ha studiato), ci ha fatto molto riflettere: quanto è importante l’asset mentale per raggiungere il proprio obiettivo? Moltissimo, è la base: ci saranno innumerevoli ups and downs lungo il tragitto verso il successo. Lui ci dice che bisogna sempre celebrare le piccole vittorie e non fare passi indietro davanti a grandi sconfitte. I quattro elementi che ha sottolineato essere essenziali nel percorso di crescita della startup sono credere nella propria idea, il “momentum”, il potere dello story-telling e quanto la curiosità e positività siano importanti.
È stato un incontro informale ma molto incisivo, la sua storia è stata coinvolgente e i consigli che ci ha dato sono stati sinceri, come se avesse parlato a degli amici stretti.

C’è un nuovo missile negli alumni della SVF

Noi missili conquisteremo il mondo. Un grazie speciale a Riccardo, che quando mi sono chiusa fuori dallo space (perché cercavo il bagno) non voleva più aprire la porta, nonostante io abbia bussato facendo una mega figura … :)))

Oggi non abbiamo fatto giri in città, siamo rimasti nello space Wework tutto il giorno fra incontri e pasti. Ma, attenzione attenzione, mentre sono andata a prendere un’insalata per pranzo (pagata 10$, super top) è uscito il sole.
Sarà un segno del destino? Speriamo.

Take home messages:

Oggi sono state dette davvero molte cose belle, tant’è che a fine giornata abbiamo deciso di fare una sessione di brainstorming collettiva per riordinare le idee e rimarcare i punti che ci sono rimasti impressi (grazie a Matilda che accoglie tutte le nostre proposte):

  1. Serve chiarire le regole del proprio gioco per giocare bene: è inutile provare a inseguire un obiettivo senza prima aver ben presente le proprie capacità e le proprie debolezze. Non solo: serve definire accuratamente anche i modi e mezzi per avanzare nel percorso (a chi vendi, come vendi, quanto vendi, quando vendi);
  2. Sono tutti veramente dei geni? Questa è la prima trappola che Tommaso ci dice esserci in Silicon Valley: non tutti sono geni, bisogna stare attenti alla percezione che si crea sulla persona che abbiamo davanti a noi;
  3. La moonshot idea non è (sempre) la strada giusta: l’idea rivoluzionaria non rivoluzionerà, almeno non subito. È necessario scegliere il progetto lucidamente e realisticamente: inutile puntare alla luna se non si ha una nave abbastanza potente per raggiungerla.

Dizionario di oggi:

  • Serendipity: caso fortuito, scoperta di qualcosa che non si stava cercando, capacità di cogliere l’occasione e trarre vantaggio da una situazione imprevista;
  • Strong: carico;
  • Pitch: presentazione startupposa;
  • Pain-points: punti critici;
  • Ups and downs: sus e gius;
  • Momentum: momento cruciale e favorevole del mercato per il lancio della propria startup;
  • Story-telling: saper raccontare storie (ora sto storitellando);
  • Super top: super top amazing yea;
  • Brainstorming: wiki dice: “lett. assalto mentale, in italiano reso con raccolta di idee o tempesta di cervelli”;
  • Moonshot idea: progetto ambizioso, esplorativo e innovativo intrapreso senza la garanzia di redditività o beneficio a breve termine e, forse, senza un’indagine completa dei potenziali rischi e benefici.

E anche oggi l’abbiamo portata a casa

Follettiniy e follettinye (corsivo anche questo) anche oggi la newsletter vi è arrivata. Please siate fieri di me perché ieri sono andata a letto tipo all’una pur di rispettare questo appuntamento.
Mi diverto eh, per carità, ormai la newsletter è diventata popolare e quindi mi devo impegnare. Questa ironia misto serietà spero sia la giusta chiave per farvi arrivare i concetti principali. Magari la propongo ad una startup.

Vi saluto e ci ritroviamo domani! Grazie per leggermi.
”Cosa ci fa un lupo alla guida? Un’inversione AUUUUH” Dario mi ha detto così.

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